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Anna Bonacci, il coraggio di essere artista

Arte e Cultura

Anna Bonacci era nata a Roma negli  ultimi anni dell’Ottocento ma viene a vivere a Falconara, assieme alla sua blasonata famiglia, in una grande casa a tre piani con giardino di fronte al castello.  L’intento dei suoi  era  quello di  una residenza estiva , con la spiaggia vicino, fra i tanti amici che avevano acquistato e costruito villette sul lungomare – ancora oggi se ne vedono di mirabili architetture  tra Palombina e Falconara ,  degni edifici  di inizio secolo – i genitori e la sua  famiglia composta da sette figli di cui  l’ultima è proprio lei, Anna.  Suo padre è ministro di Grazia e Giustizia del primo governo Giolitti, è avvocato, vive tra Roma e Falconara.


Anna è donna eclettica e molto affezionata ai suoi familiari, ma sente anche la necessità di affrancarsi da un mondo che non è più lo stesso, anticipa i tempi, va in analisi, scrive sotto pseudonimo testi  audaci più adatti  alla penna di un uomo che di una giovane donna di ottima famiglia. Una donna  libera a tratti soggiogata  dalle sue stesse “ fisime” come le chiama banalmente la zia, che altro non sono che le espressioni di uno spirito evoluto ma incastrato nella cultura del tempo,  un tempo che nel breve  diventerà foriero di nuove rivoluzioni  e sconvolgimenti  sociali che segneranno  il Novecento tutto.


E’ bello leggere la sua biografia, sfogliare le sue foto in bianco e nero che la ritraggono in posa mistica, con grandi cappelli e menti protese in avanti, nella moda di allora, la naturalezza ancora non fa parte della vita di nessuno, bisogna mascherarsi dietro artifici adatti ad un clima alto borghese, le pose così come sono appartengono ai villici, non agli intellettuali, tantomeno a quelli ricchi.
Anna scrive di getto, più per sfogo che per altro, ma possiede un talento eccezionale. Almeno qui non costruisce, è naturale, è se stessa.
Ha la sfortuna di essere la più piccola della sua amata famiglia e vede perciò morire i suoi genitori in tenera età e poi ancora  i suoi fratelli e le sue amate sorelle, la tristezza prende corpo nella sua  vita ,  lei che lo era già stata sempre di suo, la spinge a tuffarsi nella fantasia, nella sua spiccata immaginazione.
Una delle sue commedie  più famose  s’intitola infatti  L’Ora della fantasia.  Tradotto in varie  lingue e modificato nei titoli, adattato  per il cinema, il teatro e la televisione , recitato da attori famosi quali  Gino Cervi ,  Dean Martin e Kim Novak  ( con  la regia di Billy Wilder) ,   Jeanne Moreau e Olivia de Havilland.


Ciò  che l’attrae  sembra essere lo scardinamento dei ruoli : “ Io penso che il matrimonio unisca malinconicamente per tutta la vita due persone che avrebbero passato insieme qualche settimana deliziosa”  fa dire ad una dei suoi personaggi.
Anna Bonacci  è figura di spicco nel Novecento  marchigiano, un’ artista e una donna che ha saputo affrancarsi  dal clima borghese e conformista del periodo  grazie al suo talento ed energia, e ciò dimostra che questa regione è spesso  fonte di ispirazione per gli spiriti liberi e anticipatori di costumi nel panorama sociale ed economico di ogni tempo.
– La casa di Anna Bonacci è ora in vendita tramite www.mch.it e www.marchecountryhomes.com

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